Luigi Sidoli

Luigi Sidoli, Gigi per gli amici, nasce a Reggio Emilia il 5 aprile 1929 da Giandomenico e Vilma Anceschi.

Frequenta il locale Liceo Scientifico Spallanzani e dopo il diploma si iscrive alla Facoltà di Medicina Veterinaria presso l’Universita’ di Parma dove si laurea nel 1954.

Svolge inizialmente attività di libera professione e nel 1958 entra come assistente volontario all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia, sezione di Reggio dove, sotto la guida del Prof. Bianchi, inizia a coltivare un intenso e duraturo interesse per la ricerca applicata e per le patologie animali.

Dopo alcuni anni di attività con particolare riferimento alle patologie aviarie, la sua attenzione si sposta verso le patologie della allora giovane suinicoltura anticipando il momento di cambiamento che la sta orientando verso una industrializzazione progressiva. L’imminente sviluppo degli allevamenti intensivi avrebbe fatalmente creato gravissimi problemi, in caso di eventuali epidemie, con conseguenze disastrose per l’economia degli allevatori.

Nel 1972 viene nominato Direttore della Sezione Diagnostica di Parma che segue fin dalle fondamenta portandola ad altissimi vertici di qualificata attività, continuando a coltivare il suo interesse soprattutto per le patologie suine.

Anche dopo il pensionamento, avvenuto nel 1990, non abbandonerà la passione per le malattie infettive continuando a collaborare con colleghi e ricercatori, sempre desideroso di confrontarsi in un campo in continua evoluzione.

I suoi sforzi sono indirizzati ad ottenere tecniche diagnostiche sempre più efficaci e più rapide per consentire interventi preventivi e tempestivi.

Non esiste patologia suina a cui non abbia portato importanti contributi: dalle prime esperienze di vaccinazione per la RINITE ATROFICA, all’isolamento e alla identificazione, primo in Italia, di agenti eziologici responsabili di importanti patologie come la PLEUROPOLMONITE CONTAGIOSA, l’ENCEFALOMIOCARDITE DA CARDIOVIRUS,la PRRS,la PMWS,la POLMONITE ENZOOTICA e molte altre, diventando in quegli anni l’unico vero referente per la patologia suina in Italia e all’estero.

Ma è nel campo della influenza che ottiene i più importanti successi: primo in Italia isola il virus responsabile della INFLUENZA SUINA, biotipo H1N1 (1976) ed in seguito quello della INFLUENZA EQUINA , specie diffusamente allevata nell’Appennino Emiliano.

Tale attività prosegue nel tempo evidenziando nella specie suina anche il biotipo H3N2 del virus influenzale, strettamente collegato al virus della INFLUENZA DELL’UOMO, attività documentata in una pubblicazione con altri autori internazionali nel 1982.

Di questa “straodinaria e affascinante infezione dell’apparato respiratorio” (come lui stesso la definisce) è instancabile e appassionato comunicatore.

“This study provides the first evidence supporting genetic reassortment between human and avian viruses in natural swine environment”

Dal 1983 al 1989 è Presidente della SIPAS ( società italiana di patologia suina ) che rivitalizza arricchendola di nuovi soci che riempiono le sale convegni richiamati dall’alto livello degli argomenti discussi e dei relatori che rappresentano il top internazionale dello specifico settore ( Webster,Leman, Penny, Amstrong, Ross, Nicolet, Pijoan, Friis, Pensaert e molti altri.

È Professore a contratto del Corso Integrativo di Anatomia Patologica Generale e Speciale Veterinaria presso la Facoltà di Medicina Veterinaria della Università di Torino, docente a vari corsi di aggiornamento per veterinari e relatore a molti congressi nazionali e internazionali.

Ha al suo attivo più di 100 pubblicazioni scientifiche, alcune delle quali in collaborazione con i maggiori ricercatori dell’epoca sia italiani che stranieri: Prof.Robert Webster del St. Jude Children’s Hospital di Memphis, Prof.Jacques Nicolet della Università di Berna, Prof. Han Soo Joo della Minnesota University, Dott.ssa Donatelli dell’Istituto Superiore di Sanità, Prof. Dick Ross della Iowa State University, Prof. Charles Amstrong della Purdue University...

È socio della American Association of Swine Veterinarians della quale sarà nominato nel 2012 socio onorario a vita in virtù del suo importante curriculum professionale, unico italiano e straniero ad aver ricevuto tale riconoscimento.

Senso della tradizione, integrità, curiosità intellettuale, entusiasmo, fantasia, passione per il lavoro ed amore per la famiglia rappresentano il faro nella sua vita per 88 anni.

Sposato con Mariacarla Terrachini e padre di quattro figli, Eugenio, Giovanni, Stefano e Umberto, dei quali è orgogliosissimo, si spegne nell’amato Cavazzone il 26 settembre 2017 circondato dall’affetto di una numerosa famiglia.